Testardo o determinato?

È utile alla nostra crescita avere forti punti di riferimento, una identità definita, sogni sostenuti da un sano senso del reale, idee che coerentemente portiamo avanti con impegno e determinazione. Quanto, però tutto questo fa i conti con il ripensamento, le idee degli altri, i dubbi, le modifiche, il confronto?

Il timore di mettere in discussione le proprie convinzioni, di verificare le posizioni dell’altro e lasciarsi andare ai dubbi, crea intorno a noi una sfera di protezione che tende a renderci imperturbabili ad ogni verifica.

Al contrario, chi cambia opinione ad ogni giro di danza non esprime sempre la positiva elasticità, chi modifica continuamente i suoi desideri, chi aggiunge obiettivi su obiettivi senza realizzarne uno, chi cambia le regole mentre gioca non è proprio tra le tipologie di amico affidabile…

Metti TE al centro! Chiediti cosa vuoi, quali sono i tuoi desideri, conosciti sempre meglio e sfodera determinazione, continuità e coerenza. In tutto ciò, confrontati con quelli più lontani da te ed avrai la conferma di ciò che realmente sei e di quali sono le tue certezze del momento. Ascolta chi esprime opinioni contrarie e non rifiutare a priori; guardati dall’accettare passivamente ma metti in campo un fertile ascolto generativo che invia alle tue corde più nascoste ciò che ascolti. Valuta, confronta, incontra il dubbio e sii fiducioso nella tua attività di elaborazione critica.

Non temere di destabilizzarti e considera che per spiccare il volo bisogna per un attimo rimanere su un piede solo (come scriveva Fossati). Decentrati, disorientati e lascia che ciò che acquisisci come novità ti meravigli, ti porti da un’altra parte… E poi, riposiziona te stesso in modo da sentirti più rispondente a ciò che sei e che vuoi diventare.

Sai che chi cambia idea continuamente o al contrario, chi non la cambia mai, corre il rischio di non essere affidabile? Nè la persona rigida, né la banderuola diventano punti di riferimento credibili e affidabili, in qualsivoglia tipo di relazione. Immaginali con il partner, i figli, in ufficio, e dovunque incontrino gli altri. Creano intorno a se stessi un certa confusione, nessuno li ascolta e, dopo un pò, perdono autorevolezza.

I genitori che seguono le mode (per paura di invecchiare), chi lavora e ha opinioni diverse a seconda dei carri vincenti, chi ti dice “Ah, io sono fatto così e non cambio”; chi gioca con il cambiamento e si sforza di essere volatile qualunque cosa accada e chi è sempre d’accordo con i più o chi “Per me son tutti uguali!”… non mi sembrano troppo affidabili.

Il confronto ci rende più sicuri di ciò che siamo e di ciò che vogliamo diventare. L’io reale e l’io ideale si muovono attraverso un io percepito che non spaventa, non ci fa chiudere nelle false certezze… L’autorevolezza è identità, è sicurezza di sé, è voler dare significati definiti non sempre definitivi alla propria vita. La confusione è sicuramente necessaria se è di passaggio e se dura poco. Basta non pervanervi ma attraversarla e rinsaldare, dopo il confronto, le proprie rinnovate certezze.

Il persistere nel caos o nella perenne ricerca, senza delineare punti di riferimento, comporta perdita di concentrazione, di motivazione e indebolisce l’efficacia e la scelta di azioni congrue ad ottenere quello specifico risultato. E questo in ogni tipo di relazione, dal lavoro, al rapporto tra coniugi e nella relazione con i figli o nelle amicizie.

Se davvero li tuo risultato ti interessa, evita di perderti in meandri giustificativi e di spiegare continuamente il perché delle tue scelte per ottenere il consenso. Sii fattivo e concreto; convinci, quando necessario, anche gli altri della bontà delle tue convinzioni senza lungaggini che distraggono e deconcentrano te e chi ti ascolta.

Stringato e sintetico evita di essere testardo e impegnati nell’essere determinato. Rifletti sulla differenza. Se sei testardo vorrai solo mirare ad avere ragione e le tue idee diventano uno strumento per averne; se, invece, sei determinato, miri ad affermare le tue idee perché ne sei convinto e vuoi che siano apprezzate. Nel primo caso l’idea è strumento per affermarti, nel secondo, l’idea diventa l’obiettivo.

Vuoi essere considerato testardo o determinato?


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