Supera il bisogno di Controllare tutto

Spesso viviamo come se dovessimo o potessimo sapere ciò che avverrà; ci lasciamo affiancare dalla convinzione che basti avere tutto e tutti sotto controllo per l’illusione di sentirci preparati ad affrontare ciò che arriva. Ci concentriamo nel pre-vedere, nel pre-munirci, nel pre-parare, nel pre-occuparci, coltiviamo il pre-giudizio.

L’ansia e la paura dell’ignoto, l’imprevedibile di ciò che sarà ci fanno vivere tra passato e futuro, saltando tante volte il presente e immaginiamo che tutto sia sovrapponibile, associabile al già vissuto nel passato per riproporsi nel futuro.

E’ come se la vita rispondesse a delle leggi fisse in cui il nesso di causalità domini costantemente la nostra vita: ad ogni stimolo corrisponderà lo stesso riflesso, ad ogni stessa causa, si realizzerà lo stesso effetto e non consideriamo sufficientemente la soggettività, la variabilità degli elementi che ci formano, l’imprevedibile che sta lì dietro l’angolo, il valore della libertà nelle scelte…

A volte utilizziamo anche le esperienze raccontate dagli altri per fornirci di casistiche atte a pre-venire ancora di più il futuro, distogliendo spesso l’attenzione dal presente. Immagini un futuro senza variabili, senza eccezioni rispetto a ciò che la esperienza e la conoscenza ti fanno immaginare senti franare le tue sicurezze difronte ad una realtà che non è quella immaginata.

Se una cosa accade, anche se imprevista, accade comunque; facciamo più fatica a volte, quando c’è l’imprevisto, a volerlo considerare un’eccezione che ci destabilizza, ci spaventa, ci confonde, ci sconvolge, piuttosto che il frutto della variabilità degli eventi. Accade spesso che, pur avendo pre-visto tutto (vedere prima), tutto avviene nella nostra storia, tranne ciò che abbiamo previsto: nelle relazioni sentimentali,  nei progetti sul futuro dei figli, nello sviluppo che avrà il lavoro, sulla salute…e allora, viene giù lo sconforto e la delusione (“proprio questo non l’avevo previsto!”).

Pre-vedere è vedere prima che le cose accadano, pre-munirsi è munirsi di tutto ciò che immagino possa essermi utile prima che sappia di cosa avrò bisogno, pre-pararsi è pararsi prima che la situazione si presenti, pre-occuparsi è occuparsi prevedendo ciò che verrà, coltivare pre-giudizio è esprimere giudizi prima di vivere quella situazione o incontrare quella persona…

Sarà certamente opportuno vedere, munirsi, pararsi, occuparsi e esprimere un giudizio solamente dopo aver vissuto la realtà.

Illudersi di arrivare pre-parati solo per aver tenuto tutto sotto controllo è adottare uno stile di vita in tensione, ansioso ed ansiogeno. Allenati a concentrarti su ciò che accade con lucidità e fiducia in te. Gestisci da impreparato, così come suggerisce la scuola zen: affronta le situazioni con l’approccio del principiante che ha l’umiltà di porsi dinanzi alla realtà convinto di non sapere: è il modo migliore per impegnare il massimo e il meglio per risolvere.

Metti in campo destrezza, libertà, tenacia, consapevolezza, abilità e rimani concentrato non a pensare ciò che avevi pre-visto ma ciò che hai davanti. Attento, lucido, concentrato, non più “corazzato”, consentirai alla flessibilità e alla elasticità, di ricorrere alla creatività per trovare la soluzione migliore, effettuare scelte sensate. Non pre-vedere ma vedere qui e ora ciò che accade; non pre-pararsi ma pararsi nei confronti di ciò che è; non alimentare i pregiudizi, ma raccogliere dati prima di valutare; non pre-munirti ma munirti del buonsenso. Lasciati andare a ciò che accade e credi in te. Il resto, accadrà…


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