Ho comprato un delizioso bicchiere per lo spazzolino e il dentifricio. È talmente bello che ho voluto diventasse anche un oggetto di arredo nel mio bagno. Così, ho deciso di spostarlo dalla sua solita posizione nascosta dietro l’anta del mobile, per riporlo su una mensola più visibile, proprio sotto lo specchio.
Ora è lì, davanti ai miei occhi. Comodo, a portata di mano, perfetto!
Eppure, ogni volta che mi avvicino al lavabo, istintivamente apro l’anta del mobile, cerco lo spazzolino lì dove è sempre stato. Anche se ora non c’è più.
Ci sono abitudini che sembrano aver messo radici in profondità. Non basta sapere che c’è qualcosa di meglio, di più funzionale. Il corpo, la mente, vanno ancora in automatico. E il cambiamento, anche se piccolo, ha bisogno di tempo, attenzione, intenzionalità per realizzarsi pienamente.
Per rompere un’abitudine non basta solamente cambiare posto a un oggetto. È riscrivere un gesto, interrompere un automatismo, creare una nuova traccia.
E tu?
Hai mai cambiato qualcosa di semplice… e hai scoperto che la parte più difficile non era farlo, ma non tornare a farlo come prima?