Non appesantite il sacco di Babbo Natale…

Lungi da me spegnere in voi genitori l’entusiasmo e la gioia di fare regali ai bambini per Natale. A volte, però, vedo concentrarsi la cura e l’attenzione di tanti genitori verso i propri bambini sulla quantità eccessiva di doni per Natale.

Credo sia utile una riflessione sul senso del regalo e sul rischio che può comportare per il percorso educativo.

Vi invito a non considerare il regalo come compensazione per le assenze da casa, per i tanti sensi di colpa da “abbandono” quando li affidate ad adulti di riferimento o quando tentate di “accaparrarvi” in competizione, a suon di regali, l’affetto privilegiato in caso di separazione.

La quotidianità offre poco tempo da passare tutti insieme per cui va sempre di più sviluppata la qualità dello stare insieme, al posto della quantità. Se il lavoro, la cura per i nonni, gli impegni quotidiani o qualunque altra attività, anche di cura per voi stessi, sottrae tempo agli spazi condivisi, bisogna farsene una ragione ed educarsi vicendevolmente ad apprezzare le occasioni di tempo insieme. In tal caso, vi suggerisco di utilizzare anche attività pratiche (mettere ordine, apparecchiare, caricare lavastoviglie e lavatrice e tanto altro…) per stare insieme, magari non con tensione ma giocando, ridendo, con ironia, per alleggerire il “dovere” ed educare alla partecipazione e al rispetto.

Quindi, se siete tentati di utilizzare i regali come sostitutivi di vuoti o carenze che attribuite al vostro essere genitori, lavorate su voi stessi perché, riempire il sacco rosso fino a che debordi, non è la soluzione per sentirvi di più “genitore dell’anno”!

Una grande quantità di regali può educare i bimbi ad un eccessivo materialismo facendoli crescere con l’idea che accaparrarsi cose materiali sia la via per la felicità.

Inoltre, l’esagerazione nel numero dei doni può creare una tale confusione da far perdere il valore di ciascuno di essi, le specificità, le funzioni; un pò come succede a noi al supermercato: più offerte presenta, più alteriamo il nostro senso critico portando a casa tanto di inutile e nulla di ciò che serviva davvero.

L’eccessiva quantità di giocattoli può far ritenere ai bimbi che sia normale così e, quando in altre occasioni si troveranno dinanzi a un numero inferiore di doni, possono rischiare la delusione. Può avvenire, infatti, che i bimbi passino da una situazione di attesa e di desiderio, ad un approccio di pretesa.

Rimaniamo sempre vigili rispetto all’educazione contro lo spreco. La definizione di ciò che si può, di ciò che è lecito, di ciò che contribuisce al bene collettivo, della sobrietà, va tenuta presente tra le modalità educative, anche le più distanti, specie in questo momento storico. Comprare giochi con materiale riciclato o che non invitano alla violenza o meglio che educhino alla solidarietà, pur divertendo e stimolando, è una scelta costruttiva ed edificante.

Scegliete doni allegri, interattivi, da poter usare in gruppo, stimolanti rispetto alla creatività, alla curiosità, che aiutino a vincere la pigrizia e la “sufficienza” del sapere; giochi che incoraggino a scoprire di più, a inventare, a intuire, a condividere, potenziando se stessi attraverso un impegno sano e non una competizione con risultato a somma zero (uno vince, gli altri perdono). Giochi che scoprano le potenzialità di ciascuno, che invitino ad un risultato collettivo come i giochi a squadre.

Scegliete doni alternativi a quelli pubblicizzati già da mesi su ogni canale televisivo che sorprendano il bimbo nel momento in cui lo scartoccia: biglietti da personalizzare per le sue feste durante l’anno, tele per dipingere, almanacchi pieni di curiosità, un invito ad un evento da condividere con mamma e papà, anche un biglietto allo stadio per una giornata di sport…

E’ chiaro che tutto ciò va organizzato e motivato prima del Natale per evitare delusioni. E, se per quest’anno siete già orientati a soddisfare ogni richiesta e ritenete sia troppo tardi per cambiare le cose, iniziate dal 26 dicembre per preparare una inversione di tendenza per il prossimo anno! L’importante, come primo passo, è sviluppare nei bambini il senso di gratitudine, di apprezzamento per la cura messa da mamma e papà nello scegliere i regali e il valore per l’unicità di ogni gioco. Il regalo più bello per i vostri figli è la vostra attitudine ad ascoltarli, a entrare con delicatezza nelle loro emozioni prendendoli sul serio, a saper tenere comportamenti coerenti che siano la prova tangibile che quelle regole che vi sforzate di trasmettere, siano davvero vissute anche da voi in prima persona. Cari genitori, a rendervi davvero il dono per la vita è il vostro approccio tenero, la disponibilità, la vostra pazienza, la capacità di rispettare i loro tempi, di non fare paragoni con il fratello più grande o con gli altri coetanei.


Pubblicato

in

da

Tag: