L’ingegno è sempre ingegno!

Ieri mi hanno raccontato le novità presentate ad una mostra di tecnologia qui a Roma. Che meraviglia!
Fin dove è arrivato l’ingegno dell’uomo e quante le possibilità offerte alla nostra mente e alle nostre mani…
Ogni punto di arrivo rappresenta sempre un nuovo inizio, un varco aperto su possibilità infinite, bisogni risolti o almeno agevolati da sviluppi che si moltiplicano in modo esponenziale.

La robotica, l’intelligenza artificiale sono già in uso. Del resto, forse, è sempre stato così. Ogni scoperta, ogni progresso, ha generato timori e meraviglia: l’automobile, la plastica, gli elettrodomestici, la televisione, internet…
Ogni innovazione ha richiesto un tempo di adattamento, un passaggio di fiducia, una nuova alfabetizzazione emotiva e culturale. Tutto meraviglioso purché al servizio dell’uomo orientato al bene comune, alla pace, al rispetto per l’esistenza di tutti.

La scissione dell’atomo non ha rappresentato sempre e solo possibilità di edificazione. Sappiamo che ha portato anche distruzione.

E forse la domanda da porsi non è se il progresso sia cosa buona o cattiva, ma se il suo utilizzo, da parte del più comune degli individui ai più potenti del mondo, sarà orientato ad un leale sostegno alla terra e all’umanità. Utilizzare l’ingegno umano per sostenere le specie in estinzione, una medicina sempre più avanzata, un utilizzo sobrio dei beni materiali, un consumo rispettoso del cibo, un’equa distribuzione delle ricchezze, una rete di solidarietà accanto ai disperati del mondo impoveriti da guerre e disuguaglianze profonde, lo mette tra le preziosità a nostra disposizione. L’ingegno dell’uomo saggio è quello che si affaccia al creato come un dono da gestire con gratitudine e gentilezza. La consapevolezza di essere geniali depotenzia le smanie di potere e rende il nostro ego capace di utilizzare la modernità senza lasciarsi dominare. Utopia? forse un po’. Ma demonizzare non serve. È utile attraversare questo tempo, il nostro, con la consapevolezza che è l’unico che ci è dato e dobbiamo trasferirlo possibilmente migliore di come lo abbiamo ricevuto.


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