Finché la coppia va…

Quante volte ti sarai detta: “Mah, tutto sommato, va bene! Pure se non sono felice, ho degli splendidi figli e un lavoro che mi piace…” oppure: “Il lavoro mi impegna tutto il giorno, qualche amico c’è, la palestra nei fine settimana… cosa chiedo di più? In effetti, ci vediamo così poco che domani arriva presto, un pò fingo, un pò sopporto, un pò cerco i miei spazi…”

Ad un certo momento, però, quando tanto si accumula, potresti scoprire di non avere accanto il principe azzurro forte e vigoroso, ricco e generoso, attento ad ogni tuo battito di ciglia, adorato dai vostri figli e osannato dai colleghi di lavoro; oppure che la tua compagna non è la principessa bella, alta, bionda, slanciata e con gli occhi azzurri, dolce, ottima madre, professionista di successo che prepara ghiotte cenette a lume di candela, mentre i bimbi ancor più belli di lei (se fosse possibile) profumati e felici dormono ciascuno nel proprio lettino.

Tutta questa felicità e soddisfazione è possibile ritrovarla se la coppia fa i conti non su ciò che ti attendeva da una vita a due ma se impari a riconoscere nell’altro ciò che esiste davvero, i suoi punti di forza, quello che aiuta a costruire nell’adattamento e nell’avanzamento a un passo a due, ciò che alimenta la condizione di stare bene insieme.

La tua coppia ha bisogno di una quotidianità alimentata tra sogno e realtà, tra “cielo e terra” (cit.), tra presente insieme anche quando l’altro è assente. Continuate a crescere sentendo l’altro presente anche se non c’è in quella specifica situazione. “Cosa farebbe o direbbe, quale la sua scelta in questa situazione?” E non per essere condizionati, né per essere dipendenti; ma per avere sempre costante l’insieme, la comunione, il confronto e il supporto, la verifica con una presenza di unità. L’insieme non vuol dire fare le stesse cose allo stesso modo ma tener conto anche senza condividere, degli interessi, delle passioni, delle priorità dell’altro.

Non è assistere alle sue partite di calcetto se quello sport non ti piace ma è condividere le emozioni che prova nel praticarlo; non è andare a fare shopping insieme se non gradisci fermarti davanti a tante vetrine, ma supportare il piacere che lei prova e incoraggiarla a sentirsi sicura negli acquisti anche una volta tornata a casa, condividendone l’entusiasmo.

Se ciò non avviene, ognuno crescerà a suo modo e le strade diventeranno sempre più parallele e, dopo un pò, può accadere di ignorare ciò che l’altro è, ciò che sente, i suoi gusti, le sue emozioni, cosa sia davvero importante e prioritario per il tuo partner.

Non dare tutto per scontato! Anche dopo 20 o 30 anni insieme, cambiano le aspettative, i gusti, le ricerche per un’esistenza che tante volte ha deluso…

Non essere veloce e sbrigativo nel leggere i segnali.

Non credere di sapere già tutto dell’altra. Rischieresti di perdere, nel bene e nel male, tutte le sue evoluzioni! La vita ci cambia, per fortuna!

Siate curiosi, divertitevi nello scoprire i cambiamenti dell’altro! Sii ironico con te stesso e con lei, sii tenero e amala di più quando non si sente più bella!

La serietà non è pesantezza. La leggerezza dovrà essere il filtro attraverso cui ogni cosa va letta e affrontata, anche nelle situazioni più gravi.

I ritmi e gli impegni allontanano sempre di più i tempi insieme e, se non vi sforzate di sentire vicina la reciproca presenza, finirete per non conoscervi più, per far crescere l’indifferenza e il disinteresse.

La coppia ha bisogno sin dalla sua nascita di una profonda consapevolezza di sé per poter entrare nella vita dell’altro. Se ogni manifestazione dell’altro è filtrata da confusioni su chi sono io, quali i miei desideri, quali i miei valori e tanto altro, finirete per coltivare insoddisfazione.

L’altro non rappresenta la tua realizzazione.

L’altro non è “te”, tu non vivi solo se lui.

Tu prendi forza dal modo di essere da lei, prendi linfa e dai linfa affinché lei si senta più se stessa, più forte e consapevole delle proprie potenzialità e lui più sicuro e determinato nel proseguire verso una strada sempre più congrua a desideri.

È bene cercare sin da subito questo approccio di unità, singolarità e nello stesso tempo, di “compagnia”, affiancamento. Prima che le scoperte diventino divergenze, scoramento, disillusione, rimpianto, rottura.


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