Conta su di te e vai

Chissà quante volte te lo avranno ripetuto (almeno spero) e chissà quante volte hai puntato su di te ed hai raggiunto obiettivi straordinari.

Vorrei, però farti riflettere su quelle sconfitte che ti hanno abbattuto, fatto cadere, demoralizzato e tolto l’entusiasmo; avevi puntato su di te, sei partito alla grande credendo che bastasse impegnarti al massimo per arrivare al risultato immaginato e invece…

Prova a tornare indietro nel tempo, ripensa a quella sconfitta cocente, a quanto del tuo percorso sia stato motivato da determinazione e quanto da testardaggine. E, inoltre, quanto il risultato immaginato era affidato solo a te o dipendeva anche da elementi oltre il tuo impegno.

Andiamo per ordine.

Determinazione o testardaggine? La determinazione, grande potenzialità, richiede consapevolezza della realtà e molta flessibilità. Essa è alimentata da una continua ricerca di dati, verifiche sulla fattibilità, conseguente previsione di alternative. La determinazione implica andare avanti e guardarsi intorno per verificare se quel traguardo è ancora possibile e raggiungibile così come è partito.

La testardaggine non difende l’obiettivo ma te; non vuoi affermare l’idea ma vuoi aver ragione tu. Lotti con tutto te stesso per dimostrare che quell’idea può andare avanti anche quando tu stesso ti rendi conto che non supererà una stagione. Stai lottando per risultare vincente tu perché ci hai messo la faccia. In questo intrigo di emozioni, in cui una contamina l’altra, ti renderai conto che la realtà è davvero latitante. Non consideri dove sei, cosa puoi fare, con quali mezzi procedi… eppure vai avanti in una bolla nella quali misuri solo te senza minimamente considerare i dati di realtà che ti guardi bene dal raccogliere.

Oltre a liberarti della testardaggine e dare energia alla determinazione, riflettiamo anche sulla ipotesi in cui l’obiettivo richiede esclusivamente il tuo impegno oppure ottenerlo dipende anche da altri fattori, soggettivi e/o oggettivi.

Se ciò che desideri realizzare dipende da te, basterà che ti impegni al massimo e, più o meno, otterrai ciò che hai previsto. Un esame, una dieta, una promessa richiederanno una forza di volontà nel decidere ma poi il risultato verrà se ti impegni.

Ci sono , invece, tanti obiettivi che si raggiungono con il contributo di altri elementi e condizioni. In tal caso, puoi dare il tuo massimo apporto ma, se credi che ciò basti, sei in una illusione pericolosa. Immagina un lavoro in team, oppure le relazioni in famiglia o quella di coppia, all’educazione dei figli oppure alla realizzazione di un progetto lavorativo… tutti obbiettivi che richiedono oltre al tuo massimo impegno, tanti altri elementi fuori da te. In tal caso, quando ti rendi conto che l’obiettivo si allontana, perseverare allo stesso modo, non serve. Inizierai a dare colpe senza senso e ti lamenterai della sfortuna che ti accompagna…

La forma più grave di squilibrio mentale è fare sempre la stessa cosa sperando che il risultato cambi.” (Albert Einstein)

Può darsi che tu abbia ragione e altri abbiano causato la sconfitta ma a cosa serve lamentarsi se non hai messo in conto che qualcuno ritirasse la propria partecipazione al tuo progetto?

In tal caso, perché continuare? Non dipende solo da te e, se gli altri non vogliono, non puoi costringerli. Accetta la realtà, cambia destinazione alle tue energie e orientale verso ciò che è possibile ma, sopratutto chiediti perché fai così fatica a riconoscere di dover modificare o cambiare strada, personale o lavorativa che sia.

Immagino che ti costi tanto e ti procuri dolore (a chi non è capitato!!!). Ti sei costruito quella realtà da sempre, l’hai sognata e disegnata; hai puntato su quella unione come a un ideale di perfezione, hai combattuto contro quelli che tentavano di dissuaderti… Quel progetto ti appartiene, ti identifica socialmente e, per qualunque altra motivazione tu lo abbia messo in piedi, ci hai messo la faccia e sei così impegnato a portarlo aventi che sei cresciuto con esso. Hai faticato talmente tanto per mettere toppe che non ti sei accorto delle crepe pesanti.

Per quanto tu ci abbia creduto, non sai ancora quanto potresti credere in ciò che verrà dopo la caduta. Appena ti rialzi, riposiziona le distanze, fissa i confini, scopri nuove possibilità e coinvolgi, raccogli dati, modifica, ascolta i desideri e goditi il successo che è arrivato nel momento in cui hai compreso che per te era il momento di cambiare aria!


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