Senza una vera ragione apparente, tutto inizia a rallentare.
Il corpo si acquieta, le emozioni si addormentano, i pensieri smettono di rincorrersi.
Ti chiedi quando finirà, se finirà. Quasi diventa il tuo tempo di confort.
E poi, un giorno, ti svegli.
Ti senti rinata.
Con un’energia che non ricordavi più di avere.
Con la voglia di fare, di creare, di dare forma a ciò che conta.
Non per cambiare il mondo, ma per ridare senso a ciò che ti gira intorno e che, semplicemente, non ti rappresentava più.
Avevi accantonato tutto in nome di una discontinuità che ti ha bloccato il passo, davvero o in maniera figurata per dare conto alle tue difese.
Cosa è successo, davvero?
Forse nulla.
O forse tutto.
Hai smesso di inseguire domande senza risposta.
Hai ascoltato il battito della vita che ti ha ricordato i privilegi che vivi, le risorse che possiedi, le possibilità che ti abitano.
Hai guardato il presente e per la prima volta ti ha spaventato meno del futuro che immaginavi.
Hai fatto pace con te, con le cose, con il tuo piccolo e prezioso universo.
E così, senza rumore, ti sei ricordata di quanto vale esserci.
Per te, per gli altri. Ti sei rimessa a camminare…
Buona vita!